Introduzione
La conciliazione tra sport e scuola è una delle principali preoccupazioni dei genitori di bambini e adolescenti che praticano un’attività sportiva. Si teme che lo sport possa essere un ostacolo al percorso scolastico, ma gli studi e le storie di molti ragazzi dimostrano che non è così.
Al contrario, lo sport può apportare numerosi benefici al rendimento scolastico. Infatti, aiuta lo sviluppo cognitivo, sociale e relazionale dei giovani, favorisce un maggior livello di attenzione e un minore assenteismo a livello scolastico. I giovani atleti hanno anche in genere una maggiore autostima rispetto ai coetanei sedentari.
Benefici cognitivi
Lo sport può aiutare a migliorare le prestazioni cognitive, come la memoria, la concentrazione e l’apprendimento. Infatti, l’attività fisica stimola la produzione di fattori neurotrofici, che sono importanti per la crescita e la salute delle cellule cerebrali.
La memoria: l’esercizio fisico migliora la memoria a breve termine, la memoria a lungo termine e la memoria di lavoro.
L’attività fisica può avere un impatto positivo sulle capacità cognitive, in particolare sulle funzioni mnemoniche.
La memoria a breve termine è la capacità di ricordare informazioni per un breve periodo di tempo, come pochi secondi o minuti. La memoria a lungo termine è la capacità di ricordare informazioni per un periodo di tempo più lungo, come giorni, settimane o addirittura anni. La memoria di lavoro è la capacità di elaborare e conservare informazioni per un breve periodo di tempo mentre si eseguono altre attività.
Numerosi studi hanno dimostrato che l’esercizio fisico può migliorare le prestazioni in tutte e tre queste forme di memoria. Ad esempio, uno studio ha rilevato che gli adolescenti che hanno svolto un programma di allenamento di forza di 12 settimane hanno migliorato la loro memoria a lungo termine.
I meccanismi attraverso i quali l’esercizio fisico migliora la memoria coinvolgono diversi fattori, tra cui:
- Aumento del flusso sanguigno al cervello: l’esercizio fisico aumenta il flusso sanguigno al cervello, che può fornire ai neuroni più ossigeno e nutrienti, necessari per la funzione cognitiva.
- Produzione di fattori neurotrofici: lo sport stimola la produzione di fattori neurotrofici, che sono molecole che aiutano a promuovere la crescita e la sopravvivenza dei neuroni.
- Riduzione dello stress: l’allenamento può aiuta a ridurre lo stress, che può avere un impatto negativo sulla memoria.
Lo sport quindi può essere un modo efficace per migliorare le capacità cognitive, in particolare le funzioni mnemoniche, utili nelle attività giornaliere, compreso quelle scolastiche.
La concentrazione: lo sport migliora la concentrazione e la capacità di attenzione.
La concentrazione è la capacità di focalizzare la propria attenzione su un compito o un’attività. È una capacità importante per il successo in molti ambiti della vita, tra cui la scuola, il lavoro e le relazioni personali. Lo sport aiuta a migliorare la concentrazione e la capacità di attenzione in diversi modi. Innanzitutto, stimola la crescita e la salute delle cellule cerebrali, contribuendo così ad aumentare la memoria, la concentrazione e l’apprendimento.
In più riduce l’ansia da prestazione e aiuta a migliorare l’umore. Un umore positivo infatti, favorisce la concentrazione e la capacità di attenzione.
Ecco alcuni esempi concreti di come l’esercizio fisico può migliorare la concentrazione:
- Un bambino che pratica regolarmente sport può avere una migliore memoria a breve termine, il che può aiutarlo a ricordare le lezioni e i compiti a casa.
- Un adolescente che pratica sport può avere una migliore concentrazione, il che può aiutarlo a seguire le lezioni e a studiare per gli esami.
- Un giovane atleta può avere una migliore capacità di apprendimento, il che può aiutarlo a comprendere nuovi concetti e idee.
L’apprendimento: lo sport facilita l’apprendimento di nuove informazioni e la capacità di risolvere problemi.
L’apprendimento è un processo complesso che coinvolge diversi aspetti, tra cui la memoria, la concentrazione e la capacità di risolvere problemi. Lo sport può migliorare tutti questi aspetti perché aumenta il flusso sanguigno al cervello, fornendogli più ossigeno e nutrienti. Questo può aiutare a migliorare le proprie potenzialità e aumentare le connessioni neuronali che permettono l’accesso alle informazioni.
Inoltre lo sport pone delle sfide continue per cui occorre avere una buona capacità di risolvere problemi. Allenarsi costantemente e avere degli obiettivi futuri facilita lo sviluppo delle capacità di pensiero critico e di risoluzione dei problemi. Lo Sport dunque è un’attività salutare che può apportare benefici duraturi anche in termini di apprendimento scolastico.
Benefici relazionali
Lo sport aiuta a sviluppare le competenze sociali in diversi modi. Innanzitutto, la pratica di un’attività sportiva richiede di interagire con gli altri e di lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune. Questo può aiutare i giovani a sviluppare la capacità di collaborare, lavorare in team e risolvere i conflitti.
Vediamo quali sono questi benefici:
La collaborazione: fare sport insegna ai giovani a collaborare con gli altri per raggiungere un obiettivo comune.
La collaborazione è una competenza fondamentale per la vita, sia a livello personale che professionale. L’esercizio fisico, in particolare lo sport di squadra, può essere un ottimo modo per insegnare ai giovani a collaborare con gli altri.
In uno sport di squadra come la pallanuoto, per esempio, i giovani devono imparare a lavorare insieme fuori e dentro la piscina, per raggiungere un obiettivo comune. Questo richiede la capacità di comunicare efficacemente, condividere le responsabilità e risolvere i conflitti.
Oltre al fatto che parte degli allenamenti e le gare avvengono in un elemento differente, l’acqua, che richiede un’attenzione maggiore e una grande affinità col gruppo.
Lo sport aiuta i giovani a sviluppare queste competenze in diversi modi. Innanzitutto, fornisce l’opportunità di interagire con gli altri in un ambiente positivo e collaborativo. In secondo luogo, insegna l’importanza del lavoro di squadra e della comunicazione. In terzo luogo, offre la possibilità di sperimentare i benefici della collaborazione, come il successo e la soddisfazione.
Ecco alcuni esempi concreti di come, uno sport come la pallanuoto, può insegnare ai giovani a collaborare:
- In attacco, i giocatori devono collaborare per passarsi la palla, dribblare gli avversari e segnare un gol.
- Nella fase difensiva devono collaborare per formare un muro e difendere il campo e il loro portiere.
- Fuori dalla vasca invece, devono diventare un gruppo amalgamato che si conosce e che poi si trova alla perfezione quando sono immersi in acqua.
Oltre a insegnare ai giovani a collaborare, lo sport può anche aiutarli a sviluppare altre competenze importanti, come la leadership, il problem solving e la resilienza, che saranno essenziali per il successo nella vita.
Il lavoro di squadra: l’esercizio fisico insegna ai giovani a lavorare in team e a rispettare le opinioni degli altri.
La pallanuoto è uno degli sport di squadra che richiede una grande cooperazione e comunicazione tra i giocatori. I giocatori devono lavorare insieme per segnare gol, difendere la propria porta e vincere la partita. Questo richiede loro di imparare a comunicare efficacemente, a rispettare le opinioni degli altri e a collaborare per raggiungere un obiettivo comune.
Ecco alcuni esempi di come la pallanuoto insegna il lavoro di squadra:
- I giocatori comunicano tra loro per coordinare le azioni offensive e difensive. Devono essere in grado di farlo rapidamente e efficacemente per assicurarsi che tutti siano sulla stessa “onda”.
- Sanno di dover rispettare le opinioni degli altri. In una squadra di pallanuoto, tutti i giocatori hanno un ruolo importante da svolgere e devono essere disposti ad ascoltare le opinioni degli altri e a lavorare insieme per trovare la soluzione migliore in ogni momento.
- Devono collaborare per raggiungere un obiettivo comune. In una partita di pallanuoto, i giocatori devono lavorare insieme per segnare gol e difendere la propria porta. Questo richiede loro di fidarsi l’uno dell’altro e di lavorare bene singolarmente e collettivamente.
La pallanuoto è uno sport che insegna ai giovani il valore del lavoro di squadra. Comunicare efficacemente, rispettare le opinioni degli altri e collaborare per raggiungere un obiettivo comune, sono tutte competenze preziose che possono essere applicate a diversi aspetti della vita e della scuola.
La leadership: lo Sport insegna ai giovani a prendere l’iniziativa e a guidare gli altri.
Lo sport è un’esperienza che può aiutare i giovani a sviluppare le proprie capacità di leadership, imparando a essere responsabili per se stessi e per altre persone, a prendere delle decisioni funzionali e a guidare un team verso la meta scelta.
Ecco alcuni esempi di come lo sport può insegnare la leadership ai giovani:
- I giocatori devono imparare a prendere l’iniziativa e a prendere decisioni rapide in situazioni di pressione.
- Devono imparare a comunicare efficacemente con i propri compagni di squadra.
- Devono imparare a motivare e ispirare gli altri.
In particolare, la pallanuoto può insegnare ai giovani a sviluppare le seguenti capacità di leadership:
- Autodisciplina: i giocatori di pallanuoto devono essere in grado di seguire le regole e allenarsi duramente per migliorare le proprie capacità atletiche in acqua.
- Comunicazione: devono essere in grado di coordinarsi e collaborare mentre nuotano, e comunicare efficacemente con i propri compagni di squadra che sono in vasca e con l’allenatore che sta fuori.
- Problem solving: devono essere in grado di risolvere rapidamente i problemi durante il gioco.
- Motivazione: un pallanuotista è in grado di motivare se stesso per gestire le energie e dosare le forze, e di supportare gli altri per raggiungere gli obiettivi della squadra.
Questi aspetti dello sport diventano utili anche in ambito scolastico quando un giovane si trova alle prese con interrogazioni, esami, momenti di calo oppure difficoltà in una o più materie.
Un giocatore che, per esempio, può assumere la leadership di una squadra durante una partita, dando indicazioni ai compagni e motivandoli, saprà anche gestire più consapevolmente se stesso e coordinare gruppi di studio e collaborazioni tra studenti per preparare esami o apprendere particolari argomenti.
Gli sport di gruppo fra cui la pallanuoto, sono un importante mezzo per offrire ai giovani una preziosa opportunità di sviluppare le proprie capacità di leadership.
Benefici sociali
Lo sport può aiutare a sviluppare l’autostima e la fiducia in se stessi in diversi modi. Innanzitutto, il successo sportivo può fornire ai giovani un senso di realizzazione e di autoefficacia. Questo può aiutarli a sviluppare una visione positiva di se stessi e delle proprie capacità.
L’autostima: lo sport aumenta l’autostima e la fiducia in se stessi.
L’autostima è la valutazione che una persona fa di se stessa, delle proprie capacità e dei propri meriti. Una sana autostima è importante per il benessere psicologico, in quanto aiuta gli atleti, gli studenti e le persone in generale a sentirsi sicure di sé e a credere nelle proprie capacità.
Lo sport può essere un modo efficace per migliorare l’autostima. Praticare un’attività sportiva può aiutare le persone a:
- Sviluppare nuove competenze e abilità: quando una persona impara a svolgere un’attività sportiva, si sente più capace e competente.
- Affrontare le sfide e superare gli ostacoli: lo sport richiede impegno, disciplina e perseveranza. Superare le sfide sportive può aiutare i giovani a sviluppare una maggiore fiducia in se stessi.
- Sentirsi parte di un gruppo: l’appartenenza a una squadra sportiva può fornire alle persone un senso di appartenenza e di accettazione.
La pallanuoto è uno sport che può essere particolarmente utile per migliorare l’autostima. È uno sport di squadra che richiede impegno, collaborazione, rispetto per gli altri e può aiutare gli atleti a sviluppare un maggiore senso di fiducia in se stesse e nelle proprie capacità.
Ecco alcuni esempi concreti di come lo sport può aiutare a migliorare l’autostima:
- Un giocatore che impara a tirare in porta con successo può sentirsi più sicuro di sé e delle proprie capacità e avere dei riferimenti di se stesso utili per affrontare lo studio e gli esami
- Una squadra che vince una partita può sentirsi più unita e affiatata, così come una classe che si supporta e si aiuta può portare alla crescita equilibrata di ogni componente.
- Un giocatore che supera un infortunio può sentirsi più forte e determinato e questo si riflette sulla sua voglia di confermare questa determinazione in ogni aspetto importante della sua vita, compresa la scuola.
Naturalmente, lo sport non è l’unico modo per migliorare l’autostima. Tuttavia, può essere un’esperienza molto positiva e gratificante che può portare a un miglioramento significativo del benessere psicologico di un giovane impegnato quotidianamente tra scuola, amici, famiglia e… sport.
La fiducia in se stessi: lo sport aiuta i giovani a credere nelle proprie capacità.
Lo sport è una parte importante della crescita e dello sviluppo dei giovani, che oltre a migliorare la salute fisica, li aiuta a sviluppare la fiducia in se stessi. Quando i giovani si impegnano in un contesto sportivo e ottengono risultati, questo può aiutarli a sentirsi più capaci e competenti.
In secondo luogo, li aiuta a sviluppare un senso di autoefficacia. L’autoefficacia è la convinzione di essere in grado di raggiungere gli obiettivi. Quando i giovani si impegnano nelle gare, sviluppano un senso di autoefficacia, che può portare a un aumento della fiducia in se stessi.
Esempi di come lo sport può aiutare i giovani a sviluppare la fiducia in se stessi:
- Imparare nuove abilità: ogni sport è complesso e richiede una serie di abilità. Imparare tutte queste abilità può aiutare i giovani a sentirsi più capaci e competenti.
- Raggiungere obiettivi: lo sport di squadra richiede la collaborazione di tutti i giocatori per vincere. Quando i giovani si impegnano in una partita, questo li aiuta a sentirsi più responsabili e parte di un progetto.
- Superare le sfide: è fisicamente impegnativo. Superare le sfide fisiche aiuta a sviluppare un senso di autoefficacia durante le sfide quotidiane e gli obiettivi scolastici.
Lo sport offre ai giovani esperienze positive e gratificanti come effetto dell’impegno, del sacrificio e della determinazione. Questa abitudine di arrivare al successo attraverso un percorso progressivo e costante, fatto di allenamenti, sconfitte e vittorie, insegna ai ragazzi a saper contare su se stessi, ad autoreferenziarsi e ad attingere dalle proprie esperienze.
Abituarsi a questo stile di vita proattivo che richiede lo sport, si ripercuote anche nella vita di tutti i giorni, e diventa fondamentale anche per affrontare l’anno scolastico con tonicità e responsabilità.
Testimonianze dirette
Il progetto dell’Olympic roma si impegna a “coltivare una cultura sportiva che vada oltre le piscine, plasmando giovani atleti in veri leader e cittadini responsabili in grado di influenzare positivamente la comunità”. Per questo abbiamo voluto intervistare alcuni tra i protagonisti degli Olympic per fornire una testimonianza diretta di come sport e scuola siano un binomio possibile e stimolante.
Thomas Lo Re, un esempio pratico
Thomas rappresenta un esempio pratico di come si possa conciliare sport e scuola. È un giovane atleta del 2005 che sta per partecipare al suo quarto campionato di A2 oltre ai campionati giovanili che ha alle spalle. Cresciuto nella Fiorillo Academy è oggi un pilastro della Prima Squadra, e nonostante il suo impegno quasi da professionista, si è diplomato con il massimo dei voti e ha iniziato all’università un percorso di ingegneria gestionale alla Sapienza.
L’Intervista.
Thomas, in questa intervista realizzata durante la preparazione per la stagione 2023/24, ci dice:
“Ho appena finito il liceo scientifico e sono uscito con 100. Per conciliare lo studio con lo sport, quindi la scuola con la pallanuoto, il mio metodo è stato quello di ottimizzare il mio tempo.
Quindi ridurre al minimo le perdite di tempo, riposarmi il meno possibile e sfruttare al meglio le ore che avevo a disposizione tra la fine della scuola e l’inizio degli allenamenti.
Lo sport fino ad ora mi ha dato tanto, mi ha arricchito di insegnamenti di vita che ho potuto anche applicare nello studio. Tra questi mi sento di sottolineare e di evidenziare il Non Mollare Mai, vale a dire che anche se un obiettivo sembra irraggiungibile, in realtà questo, con costanza e perseveranza, potrà sempre essere ottenuto.
Mi sento in dovere di fare un appello a tutti quei genitori e a quei ragazzi che sono incerti sull’intraprendere la strada dello sport agonistico, perché magari credono che questo sottragga troppo tempo allo studio.
Non è assolutamente vero!
Dopo il liceo infatti, ho iniziato il percorso universitario di ingegneria gestionale alla Sapienza, mentre continuo a crescere a livello sportivo nel campionato di A2 con l’Olympic Roma Pallanuoto.
Mi fa piacere essere un esempio pratico per tanti ragazzi che vogliono essere degli sportivi e studiare al contempo, e testimoniare concretamente che quando si ha la volontà di intraprendere un percorso e l’impegno nel perseguirlo, si riesce anche a farlo conciliare con l’organizzazione e con tutto il resto degli impegni.”
Adriano Giannotti, tra Laurea e Pallanuoto
Mi chiamo Adriano Giannotti, sono il portiere dell’Olympic Roma e mi sono da poco laureato in Ingegneria Chimica.
Il mio metodo è sempre stato quello di organizzare bene la giornata: avere l’impegno di andare la sera in piscina, mi dà un orario preciso durante la giornata dove devo essere più concentrato. Questo mi aiuta tanto, perché so che dopo lo studio posso sempre staccare con la pallanuoto.
Lo sport mi ha insegnato la costanza in ciò che faccio e mi ha aiutato a non mollare tutto, anche quando qualche esame non è andato bene.
A tutti i ragazzi che si sentono incerti sul conciliare i due impegni consiglio di imparare a ritagliarsi uno spazio nella giornata per una propria passione personale e di vederla un po’ come un premio per l’impegno nello studio.
Mario Fiorillo, Fondatore della Fiorillo Academy
Mario Fiorillo, oro olimpico, allenatore, presidente e guida per i giovani atleti dell’Olympic Roma, condivide i suoi consigli come padre, insegnante e uomo di rappresentanza del progetto Fiorillo Academy.
“L’importante è trovare un equilibrio tra sport e scuola”
Non è necessario praticare sport a livello agonistico per ottenere benefici. Anche un’attività sportiva a livello amatoriale può essere utile per migliorare il rendimento scolastico.
Come può lo sport aiutare a migliorare il rendimento scolastico?
Lo sport, soprattutto a livello agonistico, sicuramente aiuta nell’educazione al lavoro. Sviluppa inoltre la capacità di organizzazione e insegna a ragionare per obiettivi e a lavorare in team. Aiuta lo sviluppo cognitivo, sociale e relazionale dei giovani e favorisce un maggior livello di attenzione e una maggiore resistenza allo stress psicofisico.
Quali sono i consigli per conciliare sport e scuola?
Ciò che consiglio ai miei ragazzi è di imparare a organizzare il proprio tempo: partendo dai giorni di lavoro (nello sport) e dai compiti/interrogazioni (nella scuola) ciò che funziona è definire un programma settimanale e fissare le priorità nello studio e negli allenamenti.
Inoltre, esorto sempre gli atleti a rendere partecipi il coach e i professori, condividendo con loro i duplici impegni, affinchè favoriscano la loro programmazione e il loro equilibrio studio/sport.
Per esempio, potrebbe aiutare molto conoscere prima i cicli di allenamento e le date dei compiti/interrogazioni e fissarli nel mese.
Nello sport come nella scuola (e nella vita!), non bisogna mai rimandare le cose importanti che ci siamo prefissati, altrimenti si corre il concreto rischio che si accumulino troppi impegni arretrati e ci si ingolfi su tutta la programmazione futura.
Ultimo consiglio, ma non di minore importanza, riguarda la scelta della scuola. Scegliere un percorso che rispetti le proprie esigenze e le proprie attitudini infatti, potrebbe essere determinante per raggiungere gli obiettivi personali.
Quali sono i benefici dello sport per la salute mentale?
Lo sport aiuta la salute mentale e influisce positivamente sull’umore e sull’energia. Quello che ho appreso negli anni, come sportivo professionista prima, e come coach e manager poi, è che avere una disciplina sportiva ha effetti straordinari sulle capacità cognitive.
Riduce lo stress, favorisce il benessere mentale e migliora il sonno, quest’ultimo fondamentale per il recupero psicofisico dei ragazzi. Lo sport agonistico in particolare, contribuisce alla formazione di una propria identità, all’aumento dell’autostima e genera una maggiore capacità di interagire con se stessi e con gli altri.
Anche se i nostri giovani sono soggetti a molte più informazioni, sollecitazioni e stress da parte della società attuale, saper vivere il “momento presente”, focalizzarsi ed entrare nel flusso è un toccasana per mente e corpo. Oltre al fatto che favorisce la salute psicofisica di ogni individuo.
Con impegno e dedizione, è possibile conciliare la scuola e lo sport, e ottenere ottimi risultati in entrambi i campi, favorendo la crescita delle proprie potenzialità e del proprio talento attraverso l’esperienza, le relazioni e la consapevolezza dei propri mezzi.
Da questa certezza, Mario Fiorillo ha fondato e lanciato un’accademia di pallanuoto che sta formando giovani atleti e talentuosi studenti: la Fiorillo Academy.
La Fiorillo Academy è una vera scuola di pallanuoto, il cui obiettivo è formare giovani atleti, trasmettendo loro i principali valori dello sport: sacrificio, inclusione e disciplina.
Se sei un genitore di un bambino o di un adolescente, ti incoraggiamo a tenere conto dei benefici dello sport per il suo rendimento scolastico e per la sua salute psicofisica, e a prendere in considerazione l’idea di inserirlo in un contesto sano, stimolante e formativo dove crescere e fare esperienza.
Inoltre se pensi che la pallanuoto o il nuoto artistico possano fare al caso loro, ti esortiamo a prenotare una Prova Gratuita in uno dei nostri impianti direttamente con Mario Fiorillo oppure con la campionessa olimpica di nuoto artistico, Rossella Pibiri.
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